I finanziamenti tradizionali spesso prevedono modalità d’accesso piuttosto complesse. Un’intermediazione, quella delle banche, che finisce per scoraggiare il richiedente. Esiste un’alternativa? Oggi scopriamo chi fa prestiti tra privati 2017, come funzionano e quali opportunità presentano.
Chi fa prestiti tra privati? Prima di poter approfondire quali sono le concrete possibilità per quanti sono interessati a questo genere di prodotti, dobbiamo chiarire cosa s’intende per prestiti tra privati.
Non vi è infatti una sola formula di finanziamenti tra privati: possiamo intendere il cosiddetto social lending e i finanziamenti stipulati tra familiari o conoscenti. Il tratto che unisce queste due tipologie di prodotti è rappresentato dal fatto che non è presente l’intermediazione di banche o finanziarie.
Cos’è il social lending
Il fenomeno del social lending è in grande espansione anche nel nostro Paese, a causa delle difficoltà che spesso gli utenti riscontrano nella richiesta dei comuni prestiti personali.
I finanziamenti peer to peer compongono il segmento del social lending e rientrano nel quadro dei prestiti personali. A dispetto di quest’ultimi però sono forniti da soggetti privati ad altri utenti privati grazie all’intermediazione della Rete.
Vi sono particolari piattaforme web di social lending pensate per far incontrare domanda e offerta. Piattaforme che devono essere autorizzate per lavorare nel nostro Paese.
Grazie a un rapporto svincolato dai tradizionali intermediari e a un impiego del Web, elemento che riduce sensibilmente i costi fissi, le società di social lending prevedono di solito proposte piuttosto concorrenziali rispetto alla media di mercato.
Come funzionano le piattaforme di social lending
Chi fa prestiti tra privati: come funziona il social lending? Quanti vogliono conseguire questi prestiti tra privati devono sapere che sono protagoniste tre figure.
Da una parte c’è il prestatore ovvero quello che fornisce il capitale a fronte del pagamento di un tasso di interesse. Dall’altra vi è il richiedente. Questo è ovviamente la persona che procedere nella richiesta della linea di credito per ricevere liquidità.
L’elemento che pone in relazione queste due figure è la piattaforma di social lending. Il suo ruolo è appunto fornire un contesto nel quale s’incontri domanda e offerta.
Perché il social lending funzioni è chiaramente indispensabile che i primi due coinvolti, ossia chi vuole richiedere il prestito e chi intende prestare danari, si iscrivano alla piattaforma.
Nel corso del processo di registrazione l’utente dovrà presentare diversi elementi tra cui la somma oggetto della domanda di finanziamento o quella disponibile per essere prestata.
Ogni soggetto richiedente viene valutato dalla piattaforma di riferimento e gli è attributo un determinato grado di affidabilità. Si tratta di un elemento noto come “rating”.
Tanto più è attendibile l’utente, dal punto di vista creditizio, tanto più concorrenziale sarà il tasso di interesse applicato. Per quanto riguarda la rata, questa sarà addebitata con cadenza mensile sul conto corrente del titolare del finanziamento.
Le migliori piattaforme di social lending
A questo punto non ci resta che entrare nei dettagli della nostra questione centrale, ovvero chi fa prestiti tra privati? A chi rivolgersi e come si compone l’offerta?
Il social lending, come accennato, è molto diffuso in Italia e tra i punti di riferimento rileviamo: Prestiamoci, Smartika e Soisy.
Cosa offre Prestiamoci
Prestiamoci (prestiamoci.it) è una società che opera grazie alla concessione fornita dalla Banca d’Italia nel 2009. Per amministrare i movimenti finanziari ha scelto come partner Banca Sella.
Il Tan disposto parte dal 3,90%, rileviamo inoltre l’assenza di spese per quanto attiene all’iscrizione, l’apertura del prestito e non vi sono costi per l’estinzione anticipata.
Vanno considerati inoltre dei requisiti d’accesso che dovranno rispettare i soggetti finanziati. La loro età deve essere compresa tra i 18 e i 75 anni e devono risultare cittadini italiani.
Quanto al profilo lavorativo, sono ammessi dipendenti, che dispongano di almeno 6 mesi di anzianità di servizio, e autonomi (in questo caso l’anzianità lavorativa deve essere pari ad almeno 24 mesi).
L’utente dovrà inoltre risultare in possesso di un conto corrente da almeno 6 mesi nel nostro Paese.
La piattaforma Smartika
Chi fa prestiti tra privati? Un’altra proposta da valutare è Smartika (smartika.it). Si tratta di un’offerta rivolta ai privati che dispongono di un reddito dimostrabile ed adeguato in rapporto all’entità del finanziamento richiesto.
Il beneficiario del prestito deve avere meno di 75 anni, essere residente nel nostro Paese nonché disporre di un conto corrente bancario o postale.
La procedura di richiesta è completamente online sebbene sia a disposizione l’assistenza telefonica. Nello spazio di pochi minuti l’utente saprà se può essere finanziabile.
Anche in questo caso abbiamo a che fare con un Istituto di pagamento soggetto all’autorizzazione di Banca d’Italia e vigilato da quest’ultima.
La terza proposta, Soisy
Chi fa prestiti tra privati, Soisy. Un’altra realtà che si occupa di prestiti tra privati autorizzata e vigilata dalla Banca d’Italia è Soisy (soisy.it). Società che consente ai propri iscritti di prestare e quindi ricevere danaro.
L’entità dei prestiti forniti va da un minimo di 250 euro a un massimo di 15.000. Determinante è il profilo reddituale del richiedente.
Come funzionano i prestiti tra coniugi o amici
Chi fa prestiti tra privati: per quanti non vogliono ricorrere al social lending. L’altra soluzione che rientra nel segmento dei presti tra privati coincide con i prestiti tra familiari o conoscenti. Stiamo trattando un’ulteriore alternativa al mercato generato da banche e finanziarie.
Il principale vantaggio di questa formula è da ricondurre alla convenienza del tasso di interesse. Sono infatti prestatore e beneficiario a stabilire i termini del finanziamento che può per questo prevedere tassi molto bassi se non persino pari a zero.
Le disposizioni legislative non prevedono un criterio di riferimento per quanto attiene a un tasso di interesse minimo. Restano chiaramente validi i vincoli stabiliti dalle norme anti-usura.
Per quanto in molti casi sia indispensabile, è in generale preferibile procedere con l’accredito e il pagamento del prestito mediante metodi di pagamento tracciabili.
Se l’importo del finanziamento è elevato, sarà necessario rivolgersi a un notaio per rendere il più possibile formale la linea di credito. Come norma generale è bene comunque definire il prestito mediante una scrittura privata.