Detrazioni mutuo prima casa, di cosa si tratta
Il mutuo è il principale impegno economico per milioni di famiglie italiane, un onere che riserva però qualche opportunità di risparmio. Stiamo parlando di detrazioni mutuo prima casa, ossia la possibilità di portare in detrazione, al momento della dichiarazione dei redditi, alcune spese correlate all’abitazione principale. Scopriamo a quanto ammontano e chi può usufruirne.
Agevolazioni prima casa: quali sono
Le detrazioni variano in rapporto al tipo di mutuo sottoscritto. Per quanto attiene al mutuo destinato all’acquisto della prima casa, ossia l’abitazione dove vive in modo abituale il contribuente e presso la quale ha deciso di stabilire la sua residenza entro un anno dal momento dell’acquisto, abbiamo una percentuale di detrazione sugli interessi passivi sostenuti corrispondente al 19%. Il limite massimo è fissato in 4mila euro. Tradotto in altri termini, la riduzione d’imposta massima è di 760 euro.
Oltre agli interessi passivi possono essere detratti anche altri costi, quali spese di perizia, notarili e le imposte sostenute per l’iscrizione e la cancellazione dell’ipoteca. È necessaria una precisazione: la possibilità di detrazione riguarda solo la persona che ha sottoscritto il mutuo ipotecario e risulta proprietaria della struttura immobiliare.
Le detrazioni mutuo prima casa sono valide anche se l’immobile in oggetto è utilizzato come abitazione principale da un familiare entro il terzo grado e nell’eventualità di trasferimento per motivi di lavoro.
Diversa è la situazione che interessa i mutui sottoscritti per l’acquisto di una seconda casa, ossia un’abitazione differente da quella in cui si risiede in modo abituale. In questo caso la detrazione è possibile solo a condizione che il mutuo sia stato sottoscritto prima del 1993. Se è rispettata questa condizione, abbiamo una detrazione del 19% inerente a interessi passivi, oneri accessori e quote di rivalutazione dipendenti da clausole di indicizzazione per mutui ipotecari. Qualora invece il mutuo sia stato perfezionato inseguito il 1° gennaio 93’, la via alle detrazioni non è più percorribile.
Agevolazione prima casa: costruzione e ristrutturazione
Dal 98’ le detrazioni su interessi passivi, oneri accessori e quote di rivalutazione dipendenti da clausole di indicizzazione possono essere applicate anche ai mutui finalizzati alla costruzione o ristrutturazione della prima casa.
La somma massima in rapporto alla quale si può computare il 19% corrisponde a 2.582,28 euro. L’accesso al beneficio fiscale si realizza a condizione che il mutuo sia stato sottoscritto nei sei mesi precedenti o entro i 18 mesi successivi all’avvio dei lavori.
Altro requisito essenziale da tenere presente: la struttura immobiliare considerata deve essere adibita a prima casa entro sei mesi dalla conclusione dei lavori di costruzione.