Il prestito personale e la cessione del quinto sullo stipendio (o sulla pensione) sono due forme di prestito che appartengono alla categoria dei cosiddetti prestiti non finalizzati, ovvero in cui l’utilizzo della somma erogata dalla banca o dalla finanziaria è lasciato alla discrezionalità del cliente, che non è appunto tenuto a specificare la motivazione per la quale richiede il prestito.
Queste due forme di prestito sono molto comuni e sono di fatto proposte da tutte le banche e le società finanziarie; quindi, essendo l’offerta piuttosto variegata, per ottenere il miglior prestito personale o la migliore offerta per la cessione del quinto è sempre opportuno confrontare fra le varie offerte in modo da scegliere quella che più si ritiene in linea con le proprie esigenze personali.
A proposito di queste due forme di prestito, si deve anche ricordare che esse, pur appartenendo alla medesima categoria, hanno oltre ad alcuni punti in comune anche varie differenze; cerchiamo quindi di scoprire quali sono quelle principali così da capire qual è il miglior prestito personale o con cessione del quinto per le proprie esigenze, non prima però di aver fornito una breve descrizione di entrambi i prestiti.
Il prestito personale
Un prestito personale è un finanziamento destinato a una persona fisica; chi lo riceve sottoscrive un contratto con la banca, con il quale assume l’impegno a restituirlo a rate per un periodo più o meno lungo; a fronte di questo prestito il cliente dovrà pagare degli interessi che saranno calcolati in base a un tasso di interesse che viene concordato in partenza (si devono poi considerare altre spese, come per esempio quelle per l’istruttoria della pratica). I prestiti personali hanno dei limiti relativi all’importo (minimo 200 euro, massimo 75.000 euro) e all’età del richiedente (minimo 18 anni, massimo 70 anni); esistono comunque margini di flessibilità. Un prestito personale, tenuto conto di determinati limiti, può essere richiesto da tutti.
Cessione del quinto
È una forma di prestito la cui denominazione è dovuta al fatto che il debitore rimborsa la somma ricevuta in prestito con una trattenuta sullo stipendio (o sulla pensione) che non può essere superiore a un quinto dello stipendio mensile netto (o della rata pensionistica netta). La rata viene pagata dall’azienda del lavoratore attraverso una trattenuta sulla busta paga (o dall’ente previdenziale sul cedolino pensionistico). La cessione del quinto non può essere richiesta da tutti, ma tipicamente da dipendenti pubblici, dipendenti privati assunti a tempo determinato e pensionati in convenzione INPS. Ovviamente possono esserci esclusioni a seconda di situazioni particolari.
Quali sono le principali differenze tra prestito personale e cessione del quinto?
Come accennato, vi sono alcune differenze tra prestito personale e cessione del quinto; la principale riguarda la modalità di rimborso del debito; nel caso del prestito personale il rimborso avviene tipicamente tramite addebito sul conto corrente del debitore (più raramente tramite pagamento con bollettini postali); nel caso della cessione del quinto, invece, l’importo della rata viene versato dall’azienda (o dall’ente pensionistico) in seguito alla trattenuta sulla busta paga o sul cedolino della pensione.
Un’altra differenza importante riguarda l’importo della rata; nel caso del prestito personale essa varia a seconda dell’importo concesso dalla banca o dalla finanziaria e della durata del finanziamento (per esempio, a parità di importo, maggiore è la durata del finanziamento, minore sarà l’importo della rata e viceversa); nel caso della cessione del quinto, invece, l’importo non potrà mai essere superiore alla soglia del quinto di stipendio o pensione.
Altre differenze riguardano le garanzie richieste; nel caso della cessione del quinto l’esposizione della banca è di fatto inesistente perché sono il datore di lavoro o l’ente pensionistico che garantiscono il pagamento delle rate; nel caso del prestito personale i rischi per la banca possono essere maggiori e alcuni istituti potrebbero richiedere la sottoscrizione di una polizza assicurativa.
Un’altra differenza, infine, riguarda la documentazione richiesta: nella cessione del quinto, oltre alla tipica documentazione si deve anche fornire l’atto di benestare da parte dell’azienda o dell’ente pensionistico.