Tra le maggiori priorità degli italiani la prima casa ricopre una posizione speciale. L’acquisto dell’abitazione principale è però una disposizione accompagnata, quasi sempre, dall’attivazione di un finanziamento. Il mutuo prima casa Inpdap 2017 nasce proprio con questo proposito. Perché rappresenta una delle migliori opzioni, cosa offre e come richiederlo? Ecco le risposte.
Cosa offre il mutuo Inpdap Inps 2017
Il mutuo prima casa Inpdap 2017 è stato oggetto di numerose novità che hanno modificato i tassi di interesse fissi. Specifichiamo anzitutto quali requisiti deve rispettare il titolare del finanziamento.
È un prodotto ipotecario, fornito dall’Inps, progettato per rispondere alle richieste presentate da dipendenti e pensionati iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.
Il dipendente deve presentare un contratto a tempo indeterminato. Prevista una anzianità di iscrizione corrispondente ad almeno un anno.
Durata fino a 30 anni
Se analizziamo invece il capitolo durata del mutuo prima casa Inpdap 2017 possiamo tracciare varie indicazioni pertinenti: 10, 15, 20, 25 o 30 anni. Il discorso cambia se a fruire del mutuo sono soggetti che hanno almeno 65 anni.
Per questi la durata massima è ridotta, il piano di rimborso alla francese non può infatti estendersi oltre i 15 anni. La scadenza delle rate è di tipo semestrale.
Tasso di interesse 2017
Come abbiamo accennato nelle prime battute del nostro approfondimento, il mutuo prima casa Inpdap 2017 rappresenta una novità rispetto agli anni passati.
Il principale cambiamento è determinato dal tasso di interesse fisso. Cos’è stato modificato? L’Istituto ha introdotto un nuovo criterio per il computo del tasso.
Dal settembre 2017 il tasso fisso è strutturato in relazione al cosiddetto loan to value (LTV). Il tasso è sancito dal rapporto tra l’entità del finanziamento e il valore dell’abitazione.
Sulla casa sarà condotta una perizia per stabilire il relativo valore. Veniamo quindi ai tassi di interesse previsti dal regolamento considerati alla luce del LTV:
TAN in rapporto alla percentuale di intervento
Durata (fino a) <= 50% 50% – 80% > 80%
10 anni 1,15% 1,33% 1,73%
15 anni 1,51% 1,69% 2,20%
20 anni 1,65% 1,83% 2,38%
25 anni 1,97% 2,03% 2,65%
30 anni 1,97% 2,03% 2,65%
Tasso di interesse variabile
Oltre al tasso di interesse fisso il mutuatario ha un’altra possibilità, può scegliere di stipulare un finanziamento a tasso variabile. A quanto corrisponde?
Equivale all’Euribor a 6 mesi, computato su 360 giorni, maggiorato di 200 punti.
Al di là del tasso, il cliente deve tenere in considerazione l’aspetto dei costi relativi al fronte amministrativo. Si tratta di un valore dello 0,50%.
Il mutuatario ha inoltre la facoltà di procedere con l’estinzione parziale o totale il finanziamento. È una procedura che non implica alcuna penalità.
Il richiedente interessato al mutuo prima casa Inpdap 2017 può inoltre appurare l’effettiva convenienza dell’offerta eseguendo una simulazione del rimborso.
Sul portale inps.it è stata implementata una funzione proprio con questa finalità.
Il pagamento delle rate del mutuo ex Inpdap
Il pagamento delle rate si produce utilizzando MAV precompilati. Il materiale può essere scaricato dal sito ufficiale Inps (rispondente all’indirizzo Web www.inps.it)
Per compiere il download l’utente dovrà possedere le credenziali che servono per realizzare l’accesso all’area dedicata alla Gestione dipendenti pubblici del portale dell’Istituto.
Per quanti preferiscono una soluzione più tradizionale è sempre possibile richiedere il MAV presso le sedi dell’Istituto.
Gli importi: da 75mila a 300mila euro
Il mutuo prima casa Inpdap 2017 prevede, a dispetto della denominazione, diverse finalità. Per ognuna di questa è applicato un importo massimo.
Il primo e principale scenario è appunto l’acquisto o costruzione della prima casa. La somma che può ricevere il mutuatario può raggiungere i 300mila euro.
La casa non può figurare nel campo degli immobili di lusso (categorie catastali) e deve essere prima casa per il titolare del mutuo e della sua famiglia.
Il mutuo Inpdap può essere utilizzato anche per compiere diversi tipi di interventi sulla prima casa. Il regolamento dell’Istituto abilita il mutuatario a compiere opere di manutenzione, ampliamento, ristrutturazione o adattamento.
La cifra massima che può essere accordata è più bassa rispetto alla precedente finalità. Abbiamo infatti 150mila euro. La somma è vincolata all’abitazione, non deve eccedere il 40% del valore della casa.
C’è una terza possibilità d’impiego che non riguarda direttamente la prima casa. Il finanziamento è indicato anche per l’acquisto o costruzione di un box auto. In alternativa si può acquistare un posto auto.
La struttura deve essere una pertinenza della prima casa e quindi la distanza massima è stabilita in 500 metri. Se valutiamo l’importo massimo rileviamo un limite ancora più ridotto, 75mila euro.
Infine dobbiamo considerare che il richiedente può ricevere altri 6.000 euro da utilizzare per i costi inerenti l’assicurazione (non obbligatoria).
La somma fornita, a prescindere dalla finalità presa in esame, non potrà eccedere il valore dell’abitazione definito dalla perizia.
Come richiedere il mutuo Inps
La richiesta di finanziamento va presentata all’Inps nel rispetto di determinati periodi dell’anno. Di quali stiamo parlando? I primi dieci giorni di gennaio, maggio o settembre.
Quanto alla domanda, l’invio va compiuto, proprio come era previsto negli anni precedenti, via Web. Andrà usata l’Area riservata del sito Inps.
Qualunque domanda incompleta non verrà considerata dall’Istituto.