Pensione sociale Inps 2015: cos’è? A chi spetta?
La pensione sociale è una prestazione a sostegno del reddito erogata dall’INPS su richiesta del cittadino. Dal gennaio 2015 possono richiedere la pensione sociale INPS i soggetti che hanno compiuto 65 anni e 3 mesi, mentre per 2016 e 2017 l’età minima richiesta sarà di 65 anni e 7 mesi.
Nel 2014 la prestazione spetta alla persone con redditi complessivi non superiori a 5.818,93 euro all’anno. Il limite reddituale stabilito per il 2015 verrà comunicato dall’Inps entro la fine dell’anno con una circolare.
Hanno accesso alla pensione sociale Inps 2015 i cittadini italiani e gli stranieri comunitari iscritti al comune di residenza. I cittadini stranieri extracomunitari invece per accedere alla prestazione devono essere in possesso di un regolare permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo. Possono ottenere la pensione sociale inoltre i cittadini stranieri con residenza italiana stabile e continuativa da almeno 10 anni.
Pensione sociale Inps 2015: come presentare la domanda?
Come presentare domanda per la pensione sociale Inps 2015? Il cittadino deve trasmettere all’Inps la domanda di accesso alla prestazione compilata sull’apposito modulo. La richiesta può essere inoltrata direttamente tramite il portale Inps online se il richiedente è in possesso di un codice Pin dispositivo, oppure tramite i CAF e Patronati convenzionati con l’istituto. L’importo dell’assegno sociale è riconosciuto in misura intera o ridotta, in base al reddito del richiedente.
Pensione sociale Inps 2015: quali gli importo erogati?
L’assegno sociale spetta in misura intera quando il richiedente non sposato, o vedovo, non dispone di alcun reddito. Per i soggetti coniugati invece il diritto scatta se il reddito familiare è al di sotto della soglia di limite reddito fissato per legge.
L’importo della pensione sociale è invece ridotto se il soggetto non è coniugato e ha un reddito inferiore a 5.818,93 euro. Se coniugato il cittadino ha diritto all’assegno sociale Inps 2015 in misura ridotta se il reddito complessivo familiare è inferiore al doppio dell’importo annuo dell’assegno. Se il cittadino è titolare di redditi superiori alle predette soglie limite non gli viene riconosciuto il diritto alla prestazione, o gli viene tolto se li supera in corso d’anno.
Ricordiamo che il riconoscimento del diritto alla prestazione è provvisorio, ossia ogni anno l’INPS controlla se i cittadini che hanno ricevuto l’assegno l’anno precedente, continuano a possedere i requisiti necessari per accedere alla prestazione. La pensione sociale non è reversibile e non può essere erogata all’estero. Se il cittadino avente diritto alla prestazione si allontana dall’Italia per un periodo superiore a 30 giorni, l’assegno viene dapprima sospeso e poi revocato, dopo un anno.