Piccolo prestito Inps 2016: tassi e procedure di richiesta

Piccolo prestito Inps 2016: tassi e procedure di richiesta - Aggiornamenti e novità 2024 2025

Piccolo prestito Inps: di cosa si tratta

Il piccolo prestito Inps 2016 ha due caratteristiche che lo rendono davvero competitivo: liquidità senza vincoli di finalità e tassi convenienti. Ma a chi si rivolge e come ottenerlo? Vediamolo subito.

Si tratta di un finanziamento destinato a dipendenti e pensionati pubblici afferenti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. Il processo di rimborso è contraddistinto da una rata costante.

Tra i vantaggi troviamo la possibilità di procedere nella richiesta di un finanziamento senza dover presentare all’ente erogatore motivazioni o documentazioni di spesa. Per quanto riguarda invece le somme accordate, va considerato l’assegno mensile del beneficiario e la durata del finanziamento.

Si parte da un minimo di una fino a un massimo di otto mensilità nette (a seconda della presenza eno del rimborso di altre linee di credito). Il processo di rimborso è strutturato in 12, 24, 36 o 48 rate mensili. L’altro aspetto chiave è rappresentato dal tasso di interesse, vero aspetto che può determinare l’oggettiva convenienza del Piccolo prestito Inps 2016.

Piccolo prestito ex Inpdap: tasso di interesse

Il Piccolo prestito è una linea di credito che prevede l’applicazione di un tasso nominale annuo corrispondente al 4,25%, ma vanno tenuti in considerazione altri oneri: spese legate all’amministrazione (0,50%) e premio fondo rischi.

Richiesta del Piccolo prestito Inps 2016: dipendenti e pensionati

La richiesta varia a seconda della condizione del soggetto coinvolto. Nell’eventualità di dipendenti pubblici la domanda redatta seguendo il modulo fornito dall’Inps (presente sul portale inps.it). Modulo che va presentato all’amministrazione di riferimento che si incarica dell’invio all’Inps in forma telematizzata.

Diverso e più semplice è il processo di richiesta nell’eventualità di pensionati. Questi devono inviare la domanda in forma telematizzata. Si può scegliere se utilizzare il portale Inps (inps.it, in particolare sfruttando la sezione “Servizi per iscritti e pensionati”), il Contact center (reperibile al numero verde 803 164, gratuito da telefono fisso) o il patronato.

Prestiti pluriennali diretti: cosa sono

Ricordiamo che il Piccolo prestito è solo una delle soluzioni disponibili per i dipendenti e pensionati afferenti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. Per esigenze più importanti, in termini economici, è possibile richiedere i Prestiti pluriennali diretti.

Sono prodotti basati sulla cessione del quinto, ciò significa che la rata non può eccedere 1/5 dell’assegno mensile netto. La richiesta deve essere motivata e corredata dai documenti di spesa. Non solo. La finalità deve risultare coerente con le destinazioni di utilizzo contemplate dal Regolamento Inps.

Il tasso di interesse applicato corrisponde al 3,50%, anche se vanno aggiunti oneri di amministrazione e premio fondo rischi.

Prestiti Inpdap: Macro Aree

INPS ex Inpdap: info utili

Banche Convenzione Prestiti INPS ex INPDAP

News 2023 2024: gestione INPDAP