Prestiti INPDAP fino a 90 anni: quali i requisiti e gli importi? L’esistenza di un contratto di lavoro dipendente, anche sotto forma di trattamento pensionistico, è un fattore molto importante per quanto riguarda l’erogazione di finanziamenti da parte delle istituti finanziari, che grazie alle garanzia implicitamente connessa alla presenza di un contratto di lavoro, concedono credito più facilmente.
Sono varie le tipologie di accesso ai prestiti INPDAP riservate ai pensionati e di solito sono gli enti previdenziali ad offrire le migliori. D’altro canto esistono anche delle limitazioni relative sia all’impedimento oggettivo che a quello soggettivo. Il limite di età, ad esempio, è stato negli ultimi anni un grande ostacolo all’accesso al credito per molti pensionati.
Oggi invece i prestiti INPDAP sono accessibili a tutti i pensionati che abbiano fino a 90 anni di età. La formula maggiormente richiesta è quella dei prestiti generalizzati, che rientrano nel novero dei prestiti non finalizzati.
Dei prestiti INPDAP fino a 90 anni quello che viene concesso con maggiore facilità è senza dubbio la cessione del quinto della pensione, una formula che permette al pensionato di richiedere in prestito qualsiasi somma, anche attraverso più finanziamenti, purché la somma delle rate non superi il 20% della pensione recepita mensilmente al netto delle tasse.
Stando ai dati di mercato la durata media di un prestito a pensionati non supera i 120 mesi, mente l’importo massimo finanziabile, direttamente connesso all’età del contraente, può arrivare fino a 50.000 euro. La soglia dei 90 anni corrisponde all’età massima che il pensionato può avere al momento dell’estinzione del prestito.