Finanziamenti a pensionati statali e pubblici
A dispetto di tanti altri finanziamenti, i prestiti Inps per pensionati pubblici permettono di ricevere credito a condizioni di rimborso molto competitive, con piani che possono raggiungere i 10 anni. I pensionati del resto garantiscono all’ente erogatore un assegno mensile costante, non soggetto a quella precarietà che ormai interessa gran parte del mercato del lavoro.
Questa è una delle ragioni che portano l’Inps a fornire tassi agevolati. Ma quali sono i prestiti Inps dedicati ai lavoratori pubblici in pensione, cosa offrono e come richiederli? Vediamo tutti i dettagli.
Prestiti senza motivazione
I prestiti Inps per pensionati pubblici prevedono aspetti contrattuali differenti in base alle circostanze per cui possono essere richiesti e ai requisiti imposti dell’ente previdenziale. Una prima soluzione è costituita dal Piccolo prestito Gestione Pubblica.
Di cosa si tratta? È un finanziamento che permette di conseguire liquidità senza dover indicare alcuna motivazione e tanto meno alcun giustificativo inerente le spese sostenute grazie al prestito.
Stiamo parlando di una linea di credito destinata a dipendenti e pensionati pubblici iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. L’entità del prestito cambia in rapporto alla durata e della presenza di altri finanziamenti in corso: da una fino a un massimo di otto mensilità.
Tasso e condizioni
Per quanto attiene alla durata del piano di rimborso, il beneficiario può scegliere tra varie opzioni: 12, 24, 36 o 48 rate mensili. È applicato un tasso nominale annuo corrispondente al 4,25%. Hanno inoltre un’incidenza le spese amministrative, per lo 0,50%, e premio fondo rischi.
La richiesta d’accesso al credito va inviata, utilizzando il modulo scaricabile dal portale Inps, in forma telematizzata ma con la collaborazione dell’amministrazione di riferimento, in caso di domanda inoltrata da parte di dipendente in servizio.
Nel caso invece di richiesta da parte di pensionati, la domanda va inoltrata in forma telematizzata. Queste le opzioni a loro disposizione: servizi del portale Inps, il Contact center (il numero verde gratuito da rete fissa è 803 164) e il patronato.
Condizioni del prestito Inpdap decennale e quinquennale
In alternativa, sempre nell’ambito dei prestiti Inps per pensionati pubblici, troviamo i Prestiti pluriennali garantiti Gestione Pubblica. Si tratta di finanziamenti su cessione del quinto che vengono concessi solo per le finalità indicate dal Regolamento. Sono prodotti pensati per rispondere a necessità a carattere personale.
I beneficiari non differiscono da quelli del Piccolo prestito, ma vi sono requisiti più stringenti da rispettare. Quali sono? Il lavoratore deve disporre di almeno quattro anni di anzianità di servizio e altrettanti per quanto riguarda i contributi versati alla Gestione unitaria.
È preferibile che il lavoratore disponga di un contratto a tempo indeterminato. Chi è assunto a tempo determinato (pari ad almeno tre anni), deve poter contare su un contratto di lavoro attivo durante tutto il periodo di rimborso. Non solo. Dovranno fornire il TFR come garanzia di rimborso.
I tassi 2017
Per quanto riguarda la durata vi sono due soluzioni: cinque o dieci anni, ovvero 60 o 120 rate mensili. È un prestito su cessione del quinto e quindi la rata non può eccedere il limite di un quinto dell’assegno mensile.
Per quanto riguarda il tasso di interesse, è previsto un Tan del 3,50%, anche se vanno tenuti sempre presenti premio fondo rischi e spese amministrative.
La richiesta va inoltrata attraverso i servizi online del portale Inps, in modo particolare la funzione coinvolta è costituita da “Domande web Prestiti Pluriennali”. I lavoratori dovranno inviare la richiesta con la collaborazione dell’amministrazione di riferimento, mentre i pensionati dovranno impiegare direttamente il portale Inps.
Cessione del quinto in convenzione Inps
Oltre ai prestiti Inps per pensionati pubblici concessi direttamente dall’ente previdenziale, quanti percepiscono un assegno pensionistico erogato dall’Istituto possono ricorrere anche i finanziamenti contro cessione del quinto della pensione offerti da banche e finanziarie convenzionate.
L’Inps ha infatti sottoscritto una convenzione con diverse banche e società finanziarie che operano in Italia al fine di agevolare i propri pensionati nell’accesso al credito.
Cosa significa in pratica? I pensionati Inps che sottoscrivono un prestito su cessione del quinto con una banca o finanziaria convenzionata con l’ente possono beneficiare di condizioni vantaggiose e tassi d’interesse più bassi della media di mercato.
Trattandosi di prestiti personali su cessione del quinto, i pensionati che ricorrono a questa soluzione di accesso al credito potranno ottenere finanziamenti con una durata massima di 120 mesi (10 anni).
Il rimborso avviene tramite rate a cadenza mensile decurtate direttamente dalla pensione del beneficiario. Detrazione che avviene ad opera dell’Inps, che si occupa poi di versare quanto dovuto alla banca o finanziaria che ha concesso il prestito.
Le ultime novità
Di recente inoltre l’Inps ha modificato le condizioni dell’accordo sottoscritto con gli istituti di credito approvando un nuovo schema di convenzione a cui banche e finanziarie possono aderire già da aprile 2017.
Il nuovo schema convenzionale, approvato con la determinazione presidenziale n. 78 del 14 aprile 2017, è conforme a quanto stabilito dal Ministero dell’Economia con il decreto numero DT24126 del 27 marzo.
Documento che ha determinato la modifica delle classi di importo considerate rilevanti ai fini dell’erogazione di prestiti su cessione del quinto della pensione o dello stipendio in convenzione con l’Inps. Per maggiori informazioni in merito al nuovo schema di convenzione e ai prestiti inps per pensionati pubblici vi rimandiamo al sito ufficiale dell’Inps.