Prestiti pluriennali Inps ex Ipost 2015
Con la soppressione dell’Ipost è l’Inps a curare i finanziamenti rivolti ai dipendenti delle aziende afferenti al Gruppo Poste Italiane. I prestiti sono forniti alla luce della disponibilità della Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, che può contare sul contributo dei dipendenti pubblici.
I dipendenti di Poste Italiane hanno l’opportunità di accedere a due linee di credito: Piccolo prestito Gestione Fondi Poste, Prestiti pluriennali Gestione Fondi Poste. In entrambi i casi abbiamo un prodotto finanziario basato sulla cessione del quinto, la rata è trattenuta alla fonte e il processo di rimborso si svolge in automatico. Ciò assicura un ridotto rischio insolvenza per l’ente erogatore.
Inps ex Ipost piccolo prestito
Il Piccolo prestito prevede un periodo di rimborso che varia da un minimo di 12 a un massimo di 48 rate mensili, mentre le somme erogate vanno da uno fino a otto stipendi netti del beneficiario del prestito.
Per fruire di questo prodotto finanziario il dipendente deve poter contare su almeno due anni di anzianità di servizio di ruolo. Non vi sono invece vincoli per quanto riguarda la finalità di utilizzo.
Il Taeg applicato è del 5,00%, mentre l’accredito della somma accordata si produce su conto corrente postale o bancario. La richiesta deve essere inoltrata utilizzando il modulo Cred3 (reperibile sul portale Inps, inps.it), cui dovranno essere allegati:
- una copia dell’ultima busta paga;
- certificato stipendiale fornito da Poste Italiane;
- fotocopia di un documento di identità.
La domanda di accesso al credito dovrà essere inviata via posta all’Ufficio Crediti di Inps Coordinamento Gestione speciale di previdenza Gruppo Poste italiane spa e Asdep, presente in Via Ciro il Grande, 21 – 00144 Roma. È disponibile anche una procedura online grazie alla sezione Ipost del portale Inps (richiesto il Pin Inps per l’accesso all’Area riservata del sito).
Inps ex Ipost prestiti pluriennali
Veniamo alla questione centrale per nostro approfondimento, i Prestiti pluriennali Gestione Fondi Poste. La prima rilevante differenza è la durata, che è di tipo quinquennale oppure decennale. Sono applicati inoltre requisiti più stringenti, l’anzianità di servizio è di quattro anni e la richiesta deve essere fornita in rapporto a esigenze contemplate dal Regolamento Cred3.
Più contenuto il Taeg, che non supera il 3,50%. La somma erogata, essendo un prodotto su cessione del quinto, è chiaramente da porre in rapporto all’entità dello stipendio, anche se la rata non può in ogni caso eccedere la soglia di 1.000 euro mensili.
Non rileviamo importanti differenze per quanto riguarda le procedure di richiesta, sebbene la domanda debba essere inoltrata entro un anno dal momento in cui si è prodotto l’evento per il quale è concesso il finanziamento, e tra gli allegati è necessario aggiungere autocertificazione stato di famiglia e certificato di buona salute. Invariate, rispetto al Piccolo prestito, le modalità di erogazione della liquidità.
Per maggiori informazioni sui Prestiti pluriennali Inps ex Ipost, è possibile contattare l’Istituto di previdenza mediante il portale Web ufficiale o attraverso le sedi territoriali competenti.