Prestito tra privati e accertamento fiscale
In un particolare periodo grigio non è inconsueto rivolgersi ad amici e parenti ricorrendo a prestiti tra privati, senza tenere conto della documentazione necessaria a rendere questa transazione legale.
Non che un prestito tra privati sia illegale ma le cifre corrisposte potrebbero sfuggire al redditometro e ai controlli del fisco. Essendo così considerato come un’operazione di evasione fiscale. Sarebbe quindi meglio provvedere alle formalità.
Sicuramente i prestiti tra privati sono delle transazioni senza alcun scopo di lucro e non producono reddito. In linea di massima infatti si tratta di un semplice aiuto a un amico o parente che potrebbe avere necessità di denaro. Ed è proprio questa la ragione per cui spesso non vengono stipulati contratti o una scrittura privata.
Tuttavia, stando alle nuove disposizioni il denaro trasferito che non viene documentato correttamente viene considerato come capitale evaso. Ma come fare per evitare di essere perseguito dal Fisco?
La scrittura privata 2017
Per evitare di essere considerati degli evasori fiscali basterebbe sottoscrivere una scrittura privata. Documento che deve necessariamente essere conservato per documentare l’eventuale transazione dei prestiti tra privati.
Per essere considerata assolutamente valida la scrittura privata deve contenere tutti i dettagli e i riferimenti del prestito, come l’importo donato, la data del giorno in cui avviene la transazione. È consigliabile indicare nel documento anche la previsione dei tempi per la successiva restituzione.
Quali sono i limiti previsti per i prestiti tra privati? Per tutti i prestiti tra privati valgono le stesse condizioni. Iniziamo parlando delle somme concesse. Per i prestiti erogati direttamente in contanti il limite fissato è pari a un ammontare massimo di 3 mila euro.
Se l’importo è superiore a tale somma è necessario corrispondere il denaro tramite bonifico o assegno oppure ricorrendo ad un altro metodo di pagamento che sia tracciabile.
Il nostro consiglio è di ricorrere al bonifico perché così facendo è possibile indicare nella causale la ragione della transazione. Non solo. Sebbene anche l’assegno sia una forma di pagamento tracciabile, e quindi registrata dagli istituti di credito, il bonifico consente alle due parti interessante di dimostrare che la transazione è effettivamente avvenuta.
Come apporre la data certa
Per tutelarsi maggiormente, quando si parla di finanziamenti tra privati con scrittura privata è necessario che questa sia firmata da entrambe le parti. Le firme devono essere leggibili e il documento va conservato fino alla fine dell’eventuale piano di rimborso.
È consigliabile inoltre apporre sul documento la data certa. Di cosa si tratta? Di un timbro che certifichi la data, in modo da evitare eventuali contestazioni da parte del Fisco.
Sarebbe facile altrimenti per chi ha ricevuto una comunicazione di accertamento del fisco creare delle prove della propria innocenza redigendo un contratto di prestito tramite scrittura privata, retrodatando il documento.
Allo stesso tempo la presenza della data certa permette al soggetto che presenta la data di tutelarsi nel caso in cui il beneficiario del prestito non volesse restituire il denaro.
Affinché la data sia certa il timbro deve essere apposto da un soggetto terzo, ossia non coinvolto nella transazione. Ma come ottenere la data certa? Sono diverse le soluzioni che si possono adottare. Di seguito riportiamo le più diffuse.
- Tramite registrazione della scrittura privata presso l’Agenzia delle Entrate.
- Imbustando e spedendo la scrittura a sé stessi tramite la cosiddetta raccomandata senza busta.
- Spedendo il contratto tramite raccomandata con ricevuta di ritorno all’altra parte interessata. In alternativa è possibile ricorrere ad uno scambio di e mail tramite posta elettronica certificata (PEC).
- Applicare la data certa sottoscrivendo il contratto di prestito con firma digitale, a condizione che entrambe le parti ne siano munite.
I costi da sostenere
Ma quanto costa sottoscrivere un prestito tra privati? La redazione della scrittura privata non prevede costì di per sé. Tuttavia vi sono delle spese da sostenere se si sceglie di registrare il contratto presso l’Agenzia delle Entrate.
In questo caso è previsto sia il pagamento dell’imposta di bollo che di quella di registro. L’imposta di bollo è pari a 16 euro per ogni quattro facciate del contratto, mentre l’imposta di registro si calcola in base all’importo prestato. Nello specifico è applicata un’aliquota del 3%.
L’imposta di registro deve essere pagata entro un massimo di 20 giorni dalla data della stipulazione del contratto di prestito. È necessario precisare che se il finanziamento prevede l’applicazione di interessi, l’imposta si calcola non sulla somma prestata, bensì sulla somma erogata maggiorata degli interessi.
Nell’ipotesi che il finanziamento preveda la concessione di garanzie da parte del beneficiario, si dovranno pagare anche:
- un’imposta di registro pari allo 0,50% dell’importo dell’ipoteca o della fidejussione;
- un’imposta ipotecaria che si attesta al 2% del valore dell’ipoteca posta a garanzia del prestito.
Gli interessi
Come già detto, di solito i prestiti tra privati non prevedono l’applicazione di un tasso d’interesse. Tuttavia è possibile anche stipulare finanziamenti tra parenti e amici che prevedano la corresponsione di interessi.
In tal caso è necessario indicarlo nel contratto di prestito, che può essere stipulato sotto forma di scrittura privata oppure rivolgendosi ad un notaio. Quest’ultima soluzione comporta spese piuttosto elevate e si rende necessaria solo quando si tratta di finanziamenti tra privati che interessano somme molto elevate.
A quanto ammontano gli interessi applicati ai prestiti tra parenti o amici? Sono le due parti a doversi accordare per la definizione del tasso di interesse. Per legge non sono previsti limiti minimi per i tassi d’interesse. Per quanto attiene il tasso massimo invece il limite da rispettare è rappresentato dal tasso anti-usura, che viene fissato periodicamente.
Ricordiamo infine che quanti desiderano sottoscrivere un contratto di prestito tra privati tramite scrittura privata possono scaricare dei modelli precompilati direttamente online. Sono molti infatti i portali che offrono contratti già compilati per venire incontro alle esigenze dell’utente medio.