Come redigere il contatto di prestito tra privati
I prestiti da privati sono una forma di accesso al credito in uso da secoli che, con l’espansione della tecnologia, sono divenuti a portata di click. Sempre più portali consentono di richiedere un prestito da privati tramite social lending. Prestiamoci e Smartika sono le principali sul piano nazionale.
Ma a fianco al social lending ci sono anche i prestiti da privati sottoscritti senza il sostegno e le coperture legali forniti dalla piattaforma. E non parliamo solo di somme cedute a parenti e amici fidati, ma di veri e propri prestiti contratti privatamente, anche a persone con cui non esiste un rapporto stretto di fiducia. Come tutelarsi in questi casi?
È di fondamentale importanza stipulare il prestito in forma scritta. Il contratto deve specificare la somma erogata, le scadenze fissate per il rimborso, l’entità degli interessi e le garanzie. La stesura scritta del contratto di prestito non è obbligatoria per legge, ma solo in questo modo debitore e creditore possono dimostrare anche in sede giuridica le condizioni stabilite in accordo tra le parti.
Per questa ragione, oltre ai dati sopracitati, nel contratto andrebbero specificati anche i tempi di prescrizione del prestito da privati.
La prescrizione nei prestiti tra privati
I tempi di prescrizione sono un elemento cruciale del contratto di prestito perché indicano la data entro la quale il creditore può avanzare pretese nei confronti del debitore. In altre parole, scaduti i tempi di prescrizione, in caso di mancato pagamento sarà impossibile vedersi restituite le somme prestate. Solitamente per un prestito da privati, i tempi di prescrizione sono di 10 anni.
Va precisato che, come accade per i finanziamenti sottoscritti con banche e società finanziarie, anche per i prestiti tra privati il mancato pagamento comporta (fino allo scadere dei tempi previsti per la prescrizione) la segnalazione come cattivi pagatori. Il debitore inadempiente avrà quindi grandi difficoltà ad ottenere un nuovo finanziamento.