Tfr dipendenti pubblici 2015: quali sono le sue caratteristiche?
Per approfondire la questione Tfr dipendenti pubblici 2015 (trattamento di fine rapporto) è necessario fare chiarezza sulle differenze rispetto al Tfs, trattamento di fine servizio. Sono due tipologie di indennità relative ai dipendenti statali, fornite in conclusione dell’attività lavorativa, al di là dalla ragione che ha condotto alla cessazione.
Il Trattamento di fine servizio è un’indennità disposta dal D.P.R. 29 dicembre 1973, e ha natura retributiva e previdenziale, mentre il trattamento di fine rapporto è solo contributivo. Il Tfs interessa i dipendenti della Pubblica Amministrazione con contratto a tempo indeterminato al 31 dicembre 2000 e quanti dispongono di contratto a tempo indeterminato per almeno un anno se si sono versati contributi al fondo di previdenza Inpdap.
A chi spetta invece il trattamento di fine rapporto? Il Tfr è un’indennità che interessa i lavoratori della pubblica amministrazione assunti dal 31 maggio 2000, qualora risultino dipendenti a tempo determinato, e dal 31 dicembre 2000 per quanti assunti a tempo indeterminato.
Tfr dipendenti pubblici 2015: chi sono i soggetti beneficiari? Qual è la retribuzione da considerare?
I beneficiari del trattamento di fine rapporto sono quindi:
- in modo automatico tutto il personale assunto a tempo indeterminato dopo il 31 dicembre 2000 e al personale assunto a tempo determinato inseguito al 30 maggio 2001.
- In modo opzionale per il personale della pubblica amministrazione assunto prima del 31 dicembre 2000, se hanno aderito al fondo di previdenza complementare. Per questa categoria di contribuenti, il computo dell’indennità si realizza prima della data di adesione al fondo con il Tfs, mentre nel periodo successivo con il Tfr.
Com’è calcolato il trattamento di fine rapporto? La cifra erogata ai dipendenti pubblici mediante il Tfr è stabilita sulla scorta dell’accantonamento di una quota corrispondente al 6,91% della retribuzione annua e dalle conseguenti rivalutazioni, con cadenza annuale.
In merito a ogni quota accantonata, esclusa quella maturata durante l’anno, è compiuta al 31 dicembre di ogni la rivalutazione Istat, ed è applicato un tasso composto da un parte fissa, corrispondente all’1,5%, e una variabile (75% dell’aumento rispetto al mese di dicembre precedente, dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati).
La retribuzione da considerare per il computo del Tfr è definita dall’articolo 2.120 del codice civile, che prende in esame, come retribuzione per il calcolo degli accantonamenti Tfr: stipendio tabellare, indennità integrativa speciale, retribuzione individuale di anzianità, altri emolumenti e voci previsti dalla contrattazione di comparto.